sabato 16 agosto 2014

Sicilia

Gli arabi, e non solo loro, in Sicilia ficiru man bassa, s'accasaru almeno duecento anni prima dell'anno mille e se la scialaru facendo i padroni.
 La nostra terra fertile fu; l'acqua, ai tempi, c'era a tinchitè, mica come ora che ti devi installare il serbatoio cilistino 'ncapo al tetto della casa, con la possibilità, se sei fortunato, di riempirlo du vote o jornu. Considerando, quindi, che c'era un mare d'acqua, iddi, che 'u ciriveddu ci caminava, nenti ficiru?, s'ingegnaru a convogliarla in lungo e in largo per irrigare i campi, producendo meraviglie delle meraviglie che ancora oggi nnì manciamo, trasformate in ricette sfiziuselle, influenzate, manco a dirlo, dal loro modo di cociri. Il timballo prende il nome dal tamburo, ed è di origine araba. Si realizza in mille modi diversi, avvolto da una copertura morbida o croccante ma sempre di un piatto opulento si tratta. 
Timballo di anelletti alla Norma
Per 8 cristiani:
700 g di pasta formato anelletti
6 grosse melanzane
1200 g di passata di pomodoro
un cucchiaio di estratto di pomodoro
uno spicchio d’aglio
un mazzetto di basilico
olio extra vergine d’oliva
una foglia d’alloro
circa mezza formina di ricotta infornata
sale grosso
sale
pepe
Lavate le melanzane, eliminate il picciolo, pelatele a strisce e tagliatele a fette nel senso della lunghezza a uno spessore di circa un dito, mettetele a strati dentro un colapasta distribuendo il sale grosso; perderanno l’acqua di vegetazione assorbendo meno olio durante la frittura.
Dopo circa un’ora di riposo, sciacquate le fette e strizzatele con delicatezza senza romperle. Ponete in una larga padella un dito d’olio, portatelo a temperatura su fuoco vivace.  Tamponate le melanzane con della carta assorbente e friggetele fino a doratura, aggiungendo olio man mano che si abbassa il livello. Fate scolare l’unto in eccesso su un piatto foderato con carta da assorbente.
Preparate la salsa soffriggendo lo spicchio d’aglio tagliato a metà, unite la salsa qualche foglia di basilico, l’estratto e l’alloro, portate a cottura, salate, pepate e fate raffreddare.
Portate a bollore abbondante acqua salata, cuocete la pasta molto al dente; gli anelletti necessitano di 13 minuti di cottura, io li scolo a 9’. Nel frattempo foderate, con le fette di melanzana più grandi, uno stampo per ciambella (o una teglia comune) dai bordi alti e di 26 cm di diametro, conservate 5 o 6 fette per la copertura. Scolate la pasta e versatela nel contenitore con la salsa. Aggiungete le melanzane rimaste tagliate a pezzetti, la ricotta infornata grattugiata, e il basilico spezzettato con le mani, unite una macinata di pepe e amalgamate i sapori. Versate gli anelletti dentro lo stampo, livellate e coprite con le fette di melanzane messe da parte. Infornate a 180°C per circa 20 minuti, fate intiepidire prima di capovolgere il timballo su un piatto da portata  e servire con una manciata di ricotta e qualche foglia di basilico.


In alternativa, nulla vieta di realizzare dei piccoli timballi monoporzione



10 commenti:

  1. Volevo tanto farla ma quassù mancavano gli anelletti, un'amica blogger palermitana mi mandò dei pacchi di anelletti e così finalmente mi tolsi lo sfizio, è una ricetta da assaporare con calma....Buona domenica Cla, baciuzzi a profusione....

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    1. Vero è Chiara, buona e serena domenica a te biddazza *
      grazie
      Cla

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  2. piatto e foto straordinari! farei man bassa di tutto! bacioni

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  3. Ciao Cla! e chi se li scorda i tuoi annelletti...il nostro benvenuto a Palermo :)
    Che bontà questo timballo con pure le melanzane...ma si sa, come li fate buoni voi questi timballi non li fa nessuno.
    Bacioni

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  4. che sontuosità questo timballo.... sicilianità piena!

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  5. Del resto chi se non gli arabi è maestro di opulenza nel mondo, trovandosi tanto ben di Dio lo impiegarono sontuosamente, guardandola dall'altro lato se vogliamo è un omaggio anche alla terra occupata. Che spettacolo

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    1. grazie Lara,
      abbiamo molto degli arabi
      baciuzzi
      Cla

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